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Il nuovo TITOLO II regione Puglia anche per le FARMACIE

OLTRE LE APPARENZE, LA FUNZIONALITÀ

Il Vostro lavoro ed il nostro design; ogni necessità verrà considerata nel dettaglio; che sia un banco iper-funzionale o un magazzino automatizzato, tutto farà parte di un progetto scrupoloso.

Il risultato sarà una Farmacia moderna, ricca di professionalità e servizi, per una clientela sempre più esigente.
Ogni ambiente ha bisogno di un attento studio delle proprie potenzialità, ed ogni prodotto avrà la sua visibilità e fruibilità.

All’interno della nostra azienda, tutte le fasi relative alla progettazione e all’allestimento del negozio sono seguite da un team di esperti (interior designer, consulente, ecc…), per fornire ai clienti soluzioni chiavi in mano, in grado di ricreare all’interno dei negozi da noi allestiti, atmosfere uniche.

ORA LA TUA NUOVA FARMACIA È FINANZIABILE ANCHE CON IL TITOLO II della Regione Puglia

Attraverso l’Avviso Pubblico Titolo II Capo 3, la Regione Puglia intende favorire lo sviluppo delle attività economiche delle piccole e medie imprese, facilitandone l’accesso al credito.
Le imprese possono proporre progetti di investimento di importo non inferiore a 30 mila euro per:

  • la creazione di una nuova unità produttiva;
  • l’ampliamento di una unità produttiva esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
  • il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

Chi può partecipare

  1. microimprese (impresa che occupa meno di 10 persone, realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro);
  2. imprese di piccole dimensioni (impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10 milioni di euro);
  3. imprese di medie dimensioni (impresa che occupa meno di 250 persone, realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
  4. liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81 che operino in una delle seguenti categorie:

a. imprese artigiane, costituite anche in forma cooperativa o consortile, iscritte negli albi di cui alla legge 443/85 (legge quadro sull’artigianato);

b. imprese che realizzano programmi di investimento nel settore del commercio

c. imprese che realizzano investimenti in alcune attività economiche delle seguenti divisioni della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”

d. Liberi professionisti che svolgono le attività disciplinate da apposite leggi professionali o quelle regolamentate dalla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (“disposizioni in materia di professioni non organizzate”), che realizzano attività in uno dei settori previsti di cui all’allegato 1.

Consulta l’elenco delle Attività Economiche che possono partecipare.

Cosa finanzia

a. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 5% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;

b. spese per opere murarie e assimilabili relative a interventi di ampliamento o di riqualificazione di immobili esistenti nonché quelle relative a nuova costruzione solo nel caso in cui l’impresa dimostri che l’assenza di agevolazione su tali spese, in ragione delle caratteristiche tecnologiche e localizzative dell’iniziativa, ne inficerebbe la redditività e le opportunità di innovazione e sviluppo;

c. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni. Per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all’acquisto di materiale di trasporto e l’acquisto di automezzi è ammissibile esclusivamente nel caso di imprese di trasporto persone;

d. investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

e. spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nei limiti del 5% delle spese di cui alla lettera b);

f. spese per l’acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa ed i trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

 

L’investimento massimo ammissibile per le piccole e le micro imprese è pari ad € 2.000.000,00.
L’investimento massimo ammissibile per le medie imprese è pari ad € 4.000.000,00.

 

Contributo massimo per progetto di micro e piccole imprese 45% del totale investimento ammesso
Le micro e piccole imprese possono ottenere un’agevolazione in conto impianti sino a 700.000 euro (calcolata come 35% dell’investimento ammesso per attrezzature e macchinari) che si aggiunge all’ulteriore contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi del finanziamento concesso dal Soggetto Finanziatore.

Contributo massimo per progetto di medie imprese 35% del totale investimento ammesso
Le medie imprese possono ottenere un’agevolazione in conto impianti sino a 1.200.000 euro (calcolata come 30% dell’investimento ammesso per attrezzature e macchinari) che si aggiunge all’ulteriore contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi del finanziamento concesso dal Soggetto Finanziatore.

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